"Horti Tergestini" tra felci,
gazebo e agrumi di Sicilia

Affollata apertura per la settima edizione dell'iniziativa nel Parco di San Giovanni
Messo a dimora l'albero della pace, “discendente” del sopravvissuto a Nagasaki
A cura di Pierpaolo Pitich (Il Piccolo, Trieste cronaca, 15 aprile 2012)

foto Bruni

E le rose dell'area si scoprono con TiPad

Tra le iniziative della mostra in programma ancora oggi va segnalato anche il progetto "Il Cercarose”, vale a dire la possibilità di consultare, via internet e attraverso le applicazioni per iPhone e iPad, le migliaia di varietà di rose presenti nella collezione del Roseto di San Giovanni. L'idea è promossa dal Dipartimento di Scienze della vita dell'Università cittadina, che permette di accedere a più di seimila immagini digitali e che in pochi giorni ha già raggiunto oltre tremila contatti.

Ospite d'onore della settima edizione di Horti Tergestini è stato intanto ieri Livio Poldini, professore emerito, decano dei botanici triestini, già ordinario di Ecologia vegetale all'Università cittadina, che ha tenuto una conferenza sul tema “Idee per una città verde”. Poldini ha parlato del Carso inteso come paradiso botanico e dello sviluppo dell'agricoltura come alternativa per il futuro. «Anche nella nostra città il verde urbano è scarso e scadente, a causa della mancanza di programmazione da parte delle amministrazioni e dell'inciviltà della popolazione. Bisogna seguire l'esempio delle capitali del Nord Europa, tutelando e valorizzando nuovamente gli orti, che costituiscono la vera ricchezza di una città attraverso il recupero della ruralità». Visitatori ammirati davanti a una fila di alberelli bonsai

Una giornata dal sapore tipicamente autunnale più che primaverile, accompagnata da raffiche di bora, non ha fermato l'assalto degli appassionati alla mostra mercato di piante e arredi per il giardino “Horti Tergestini”, che ha aperto i battenti al Parco di San Giovanni tagliando il traguardo della settima edizione. Sono stati in tanti a curiosare tra gli stand espositivi, triestini ma non solo, con arrivi da tutta la regione, dal Veneto e anche da Slovenia e Croazia. Ben 106 gli espositori presenti quest'anno, dai migliori vivaisti d'Italia fino a quelli cosiddetti di nicchia con le loro collezioni botaniche. I colori di rose, orchidee e garofani, ma anche i profumi degli agrumi di Sicilia, senza dimenticare erbe aromatiche, felci, aceri giapponesi o viti ornamentali. Decisamente un'offerta per tutti i gusti, completata dalle novità in materia di arredi per il giardino, dai gazebo, fino ai vasi di terracotta. Con la curiosità degli stand dedicati all'abbigliamento country e ai variopinti cappelli per signore.

La mostra si è aperta alla presenza degli organizzatori Giancarlo Carena per “Agricola Monte San Pantaleone” e Mariangela Barbiero per l'associazione orticola “Tra fiori e Stand di fiori e bonsai allestiti sotto un grande albero di glicinepiante” e delle autorità cittadine. Il sindaco Roberto Cosolini ha sottolineato «come l'amministrazione comunale sia attenta ai temi del verde urbano in una logica di miglioramento della qualità della città e della vita dei cittadini». Per la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat «questa iniziativa è soltanto uno dei tasselli per restituire alla città un polmone verde molto importante ed il sogno è quello di creare, proprio all'intemo del Parco, una scuola di giardinaggio di alta qualità».

Momento particolarmente significativo, la piantumazione dell'albero della pace: è stato messo a dimora il "discendente” del caco di Nagasaki, una pianta miracolosamente sopravvissuta al bombardamento atomico della città giapponese. La cerimonia si è tenuta nell'aiuola della memoria, alla presenza tra gli altri del direttore generale dell'Azienda sanitaria Fabio Samani e di cui è stato protagonista il botanico Masayuki Ebinuma, che da anni si prende cura della pianta, distribuendo talee ai bambini delle scuole come segno di pace. Un progetto, quello del “Kaki Tree”, nato ormai vent'anni or sono, che viene trasmesso in tutto il mondo e che per la prima volta ha toccato anche Trieste. A fare da cornice al messaggio di pace e speranza lanciato da Ebinuma i bambini della scuola Giacomo Venezian di Prosecco, che hanno coperto di terra le radici dell'albero, creando per l'occasione disegni e illustrazioni.

Tecnica Bonsai a lezione sul campo

Tanti gli appuntamenti anche oggi, nella seconda e ultima giornata di Horti Tergestini. Si va dagli incontri dedicati alla teoria dei colori del giardinaggio, alle lezioni teorico-pratiche di compostaggio sul campo, fino alle dimostrazioni di tecnica bonsai e sui rinvasi delle orchidee. Non mancano le passeggiate nel Parco tra storia e arte, mentre alle 11 al Teatrino Basaglia si terrà Ortovi, il laboratorio di narrazione e costruzione di storie e miniorti per i bambini curiosi di tutte le età.